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Cultura Euro Mediterranea - Cultura Calabrese - Gioacchino da Fiore - Tav. VI del Liber Figurarum - I Festival internazionale di Filosofia in Sila - Silvana Mansio - 7 giugno 2006 - Ermeneutica, Spirito, bellezza e trascendenza

Cultura Calabrese

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Per un'Ermeneutica del Web. Una Escatologia Florense Contemporanea Francesco Saverio ALESSIO al 1° Festival internazionale della filosofia in Sila

--1° Festival internazionale della filosofia in Sila - --Ermeneutica, Spirito, bellezza e trascendenza - Gioacchino da Fiore e Gianni Vattimo a confronto: la forza della Calabria

--7 giugno 2006, Silvana Mansio - SERRA PEDACE (CS)

--Francesco Saverio ALESSIO

--Per un'Ermeneutica del Web. Un’Escatologia Florense contemporanea.

--Silvana Mansio , 7 giugno 2006

--Premessa

--Le finalità che ispirano il tema del mio intervento a questo 1° FESTIVAL internazionale della filosofia in Sila, rivolte all’edificazione di un’Architettura dell’Intelligenza Connettiva che si ramifichi in tutta la Terra a partire da Fiore, impongono la divisione dello stesso in due parti:

I luoghi dell'Escatologia Florense: Ziggumarru - San Giovanni in Fiore - Sila - Calabria - Italia - fotografia: Gerardo Civenti, 2005

--...ripartirono da Petra e si ritirarono fra le montagne a Fiore, affinché in Nazareth fosse annunciato il nuovo frutto dello Spirito Santo, fino a che, a partire da quel luogo, il Signore operasse la massima salvezza sulla Terra. [...]

--Biografia di Gioacchino da Fiore ANONIMO


--Nell’Escatologia di Gioacchino da Fiore, riassunta in poche righe dal suo Anonimo biografo, il nuovo frutto dello Spirito Santo partirà da Fiore e sarà annunciato in Nazareth, immediatamente prima della massima salvezza sulla Terra. La massima salvezza sulla terra non si realizzerà quindi esclusivamente grazie alla kénosis e al sacrificio del Messia sulla croce, o a quello che sarà l’effetto antimetafisico sulla storia del Dio che si è fatto uomo, bensì per via di un nuovo frutto dello Spirito Santo, ancora in “Fiore”, che sarà distribuito globalmente a partire dal centro del Mediterraneo, dall’Altopiano della Sila e specificamente dalla confluenza di due fiumi, l’Arvo ed il Neto, cioè dal centro mistico chiamato Fiore, ovvero Florens, Flaraconio, Flos: attualmente San Giovanni in Fiore.
--In piena età dell’interpretazione si può facilmente volgere il pensiero a campi di indagine non necessariamente di esclusiva pertinenza della scienza, o della filosofia, o della religione, e con un banale gusto dell’ironia chiedersi se mai sia possibile che la salvezza debba partire da un luogo degradato urbanisticamente, culturalmente imbarbarito, depredato di ogni forma di memoria e di poesia, abbandonato a se stesso e senza futuro come la San Giovanni in Fiore contemporanea: una città medioevale testimone di accadimenti determinanti per la storia del pensiero umano, rinomata per le antiche ed apprezzate tradizioni artigianali, circondata da decine di migliaia di ettari di preziosi boschi ricchissimi di acque sorgenti, affacciata sullo Ionio, un tempo centro mistico e legato allo spirito, oggi stranamente priva di attività economiche siano esse produttive, turistiche, culturali, o di servizio. Un luogo dal quale ancora nel 2006 le migliori menti continuano ad emigrare e dove i pochi artisti ed intellettuali non emigrati sopravvissuti vengono posizionati in uno spazio di non appartenenza sociale, non solo emarginati ma a volte persino perseguitati per costringerli alla resa o alla fuga.


--La popolazione, a causa dell’atrofia istituzionale, del degrado politico, del sottosviluppo strutturale della società, costretta ad una emigrazione di massa inarrestabile e alla perdita dell’identità culturale, è attualmente in via di estinzione; come ha indicato, già nel 1992 nel suo prezioso saggio L’inquieta alleanza fra psicopatologia e antropologia 2), l’etno-psichiatra Salvatore INGLESE, che si orientò verso lo studio delle psicopatologie collettive dovute a fenomeni migratori di massa appunto dopo aver prestato per dieci anni pratica assistenziale presso il locale Centro di Igiene Mentale nell’allora U.S.L. 13.
--Scrive il Dott. INGLESE:
--" […] Da queste complesse dinamiche si deduce la convinzione che l'emigrazione di massa si impone come una straordinaria variabile strategica nel divenire storico di questa popolazione.-Nel suo dispiegamento essa condiziona la morfogenesi dell'assetto sociale, nonché la strutturazione del mondo psichico e di quello culturale. I suoi effetti non si esauriscono nel "qui e ora" ma si riproducono indefinitamente sull'asse diacronico del lungo periodo.
--Questo processo si dilata nelle forme della desertificazione demografica e della dissipazione culturale. Alla dispersione geografica corrisponde immancabilmente la dispersione delle identità culturali e psicologiche. E' per questo motivo che i processi migratori si ripiegano in sacche di raccolta di imponenti fenomeni psicopatologici. […]
--[…] Nel corso del tempo è stato possibile censire almeno cinquecento casi psichiatrici che rappresentano, comunque la punta emergente di un iceberg epidemiologico la cui massa resta nascosta. […]
--[…] lo smarrimento della solidarietà etnica e familiare, lo scacco della cultura tradizionale, la condizione, diffusa e pervasiva, di sofferenza psicologica, rappresentano gli indicatori di lungo periodo di una irrimediabile sconfitta storica e antropologica della società autoctona che, decimata dall'emigrazione di massa, sembra rassegnarsi ormai all'estinzione."

--Il processo di esclusione operato nei confronti degli artisti è dovuto soprattutto al fondamentalismo misoneista politico-istituzionale, conseguentemente, all’incomprensibilità e al rifiuto terrorizzato, da parte della popolazione sopravvissuta, della possibilità di un’esistenza alternativa, diversa, meno legata all’avere e più legata all’essere; più viva, ricca, colta, comunicativa, sociale, umana: poetica!

I Festival della filosofia in Sila: Francesco Saverio ALESSIO durante il suo intervento: Per un’Ermeneutica del Web. Un’Escatologia Florense contemporanea - fotografia: Carmine TALERICO - 7 giugno 2006

1° Festival internazionale della filosofia in Sila

Francesco Saverio ALESSIO durante il suo intervento: Per un’Ermeneutica del Web. Un’Escatologia Florense contemporanea - fotografia: Carmine TALERICO - 7 giugno 2006


--Per un artista che voglia sopravvivere in sanità mentale, a San Giovanni in Fiore, è necessario non vivere più sentimenti di solitudine dovuti all’esclusione bensì sentimenti di solitudine derivati da un senso di non appartenenza culturale; una sorta di nostalgia dell'emigrato, riprodotta in modo teatrale da essere umano cosciente di appartenere ad una cultura che è altra e che vive in un luogo straniero, che non gli appartiene. Una decostruzione e ricostituzione dell’evidenza intuitiva della realtà quotidiana in una forma di rappresentazione intima, ricomposta in una imprevista disposizione di frammenti poetici, sconosciuta all’altro, strategicamente riservata 3). Si tratta di un processo personale molto complesso e difficile poiché è necessario intraprendere la costruzione di una cultura individuale come se fosse quella di una società, cioè bisogna fornire a se stessi e dal profondo di se stessi sicurezza ontologica e nutrimento psicologico, compiti protettivi che dovrebbe assolvere la società. --Bisogna avere una vasta capacità immaginativa sostanziata dall’impegno costante nelle attività mentali di studio e di ricerca, tendenze ascetiche, profonde motivazioni spirituali, inesauribili capacità di rinuncia ai beni materiali e ai contatti affettivi ed amorosi: un opera di megalomania auto-protettiva che comporta percorsi di umiltà profonda e di strenua rinuncia per poter essere strutturata efficacemente. Per individui più deboli o insicuri o timidi non c’è scampo: alcol, cocaina, eroina, vandalismo, spesso il Centro di Igiene Mentale, sottometterti al Tabù o se vuoi salvarti ed avere la possibilità di una vita sana EMIGRARE.


--A San Giovanni in Fiore, oggi, attraverso le gabbie e le nebbie dei confini locali, si traguarda lontana, quasi irraggiungibile, la salvezza personale. All’orizzonte, invisibile!, quella collettiva. Impossibile quella escatologica.


--All’avvento di Internet e del Web, però, iniziò ad apparire razionalmente accettabile l’ipotesi che anche da questo lembo di montagna abbandonato dalla poesia e dagli uomini potesse diffondersi immediatamente in tutta la Terra, come nel messaggio escatologico di Gioacchino da Fiore, una visione della realtà florense diversa da quella istituzionale insieme all’indicazione di una possibile salvezza globale: quella di inventare un'opera d'Arte composta da ragnatele comunicative digitali, un'architettura dell'intelligenza connettiva, un ipertesto adatto ad esprimere l’”esserci” a San Giovanni in Fiore agli albori del terzo millennio, un’estendersi della mente a 360° per tentare di sviluppare altre possibilità di dialogo: una Escatologia Florense contemporanea espressa in forme d’arte poliedriche che contribuisse all’edificazione della conoscenza, alla Bildung di una filosofia tendente alla felicità dell’umanità e alla pace nel mondo attraverso il dialogo interculturale e globale reso possibile da Internet e dal Web.

--Attualmente vivo nel World Wide Web. Ho una identità che è altra da quella affibbiatami qui a San Giovanni in Fiore. Ho un’identità aurale conformata da molte pagine web e da molte e-mails che contengono "Francesco Saverio ALESSIO", tutte e tre le parole che indicano il mio nome e cognome. --Delle pagine web più di 500 le ho inventate, progettate e costruite io - emigrati.it - emigrati.org - florense.it (fra tutti e tre i siti - multilingue - oltre 20.000 visitatori al mese da tutto il globo terrestre) - quelle di altri siti web - altre sono nate dalla collaborazione con il Laboratorio di Produzione Culturale LA VOCE DI FIORE diretto da Emiliano Morrone, laboratorio al quale collaborano filosofi come Gianni Vattimo, che ne è direttore onorario, Alfonso Maurizio Iacono, Derrick de Kerckhove - il resto sono pagine di siti prestigiosi, di siti istituzionali, di motori di ricerca che contengono o linkano il mio nome o i miei siti web; inoltre ricevo e rispondo a moltissime e-mails che provengono da tutto il mondo. Nel Web ho più identità come individuo ma non perdo il senso di appartenenza al gruppo: abito in Piazza del Villaggio Globale (Global Village Square). I miei navigatori ed i corrispondenti tramite e-mail sono Università, Centri di Ricerca, Associazioni Culturali, Istituzioni, Studenti, Giornalisti, Artisti, Filosofi, Antropologi, Poeti, emigrati e discendenti di emigrati italiani, persone comuni di tutto il mondo…e a San Giovanni in Fiore si fa finta che io non esista!

--Ma si può vivere solo di relazioni sociali telematiche?

--Meditando ancora sulla distanza fra i corpi determinata dal progresso tecnologico nella comunicazione, come in aIds: storie d’Impero applicato, opera teatrale ideata, prodotta e rappresentata nonostante tutto a San Giovanni in Fiore, si arriva a riflettere spesso, al di là della emarginazione personale, riguardo a quella del sud del pianeta, al digital divide, alla violazione dei diritti umani, alla subordinazione culturale da parte dell’Occidente, alla profonda crisi dei valori umani universali.

--Allora per ”esserci” si torna a lavorare alla costruzione di una piattaforma globale di volontariato per lo sviluppo, la convivenza, lo scambio fra culture diverse, indirizzata alla formazione e all’informazione, interessata allo sviluppo di Internet e del Web al fine di rendere più ampio lo spazio di scambio interculturale, grazie alla trasmissione del pensiero, delle intenzioni, dei progetti, del nostro bisogno di ”esserci”. Le persone che lavorano ad emigrati.it, al laboratorio di produzione culturale "la Voce di Fiore" ed ad altri siti web della internet-network florense credono che lo sviluppo dell'UOMO consista nella diversificazione delle Culture in una convivenza pacifica garantita dal dialogo e dalla comunicazione digitale globale. Con il web si ha la possibilità di offrire a chiunque al mondo lo cerchi quello che tu comunichi, e si ha la possibilità di conformare comunità di pensiero al di là dei luoghi geografici e delle culture: il riconoscere queste possibilità dona un grande senso di pace, di libertà, di speranza.
--Questi i motivi che alcuni anni fa mi spinsero ad abbandonare qualsiasi altra attività per studiare Internet e per imparare a costruire siti Web: come reazione alla incomunicabilità e all’emarginazione all’interno della società di appartenenza fui irresistibilmente attratto dalle infinite possibilità di scambi comunicativi che l’intelligenza connettiva permette.


--Oggi fornisco sul Web informazioni partendo dall'enunciato di Nietzsche che "non ci sono fatti, solo interpretazioni" e che anche questo enunciato è "solo" un'interpretazione.
--Il mio modo di intendere una Ermeneutica per l'Internet è di partecipare alla sua costruzione nel Web con entusiasmo ogni giorno, con la massima sincerità d'espressione della mia interpretazione dell'esistenza: una INTERPRETAZIONE dei fatti, della vita, della cultura, dell'arte, della storia infinita di immigrazioni ed emigrazioni, in sintesi dell'antropologia culturale di una città, nata intorno all'Archicenobio Florens fondato da Gioacchino da Fiore, isolata per secoli su di un massiccio montuoso al centro del Mediterraneo, un tempo centro mistico e votato allo Spirito - una ERMENEUTICA PER IL WEB da San Giovanni in Fiore, Sila, Calabria, Italia.

I Festival di filosofia in Sila: Francesco Saverio ALESSIO durante il suo intervento: Per un’Ermeneutica del Web. Un’Escatologia Florense contemporanea - da sinistra: Santiago ZABALA, Carmelo DOTOLO, Giacomo MARRAMAO, Domenico BARBERIO - fotografia: Tullio CUSANI - 7 giugno 2006

1° Festival internazionale della filosofia in Sila

Francesco Saverio ALESSIO durante il suo intervento: Per un’Ermeneutica del Web. Un’Escatologia Florense contemporanea - da sinistra: Santiago ZABALA, Carmelo DOTOLO, Giacomo MARRAMAO, Domenico BARBERIO - fotografia: Tullio CUSANI - 7 giugno 2006


--In attesa di ulteriori intrecci nell’ampliamento dell’architettura dell'intelligenza connettiva che già si diffonde, auto-costruendosi, da Fiore alla Terra, pongo quindi come fondamenti filosofici per un’elevata qualità dell’esistenza umana e per un futuro migliore: l’umanesimo nell’interpretazione della filosofia buddista di Nichiren Daishonin e la solidarietà, la carità, l’ironia, derivate dall’ermeneutica di Gianni Vattimo e dal pragmatismo di Richard Rorthy; grazie ad Internet ed al World Wide Web contribuisco all’edificazione della Piazza del Villaggio Globale di Derrick de Kerckhove trasmettendo ad altri quel che altri mi ha trasmesso al fine di favorire l’affrettarsi di una Escatologia Florense contemporanea come età dell’Interpretazione e dell’Intelligenza Connettiva.
--Il pensiero e le più alte sfere della conoscenza sono attività e processi continuamente derivati da se stessi, e alimentati da se stessi. La ricerca esistenziale e filosofica dovrebbe tendere al fine di migliorare se stessi per poter così contribuire fruttuosamente al miglioramento della qualità dell’esistenza e al raggiungimento della felicità dell’intero genere umano.
--Nell’età dell’interpretazione dell’intelligenza connettiva il pensiero non ha più luogo geografico o appartenenza proprietaria: è finalmente patrimonio dell’UMANITÁ.

--Francesco Saverio ALESSIO

--NOTE:


--1) L’intelligenza connettiva è un termine che uso per indicare l’impatto odierno di Internet sul pensiero umano. Allo stesso tempo, è un concetto che ha radici antiche, pre-verbali, addirittura applicabile al regno animale, solo che non era riconoscibile come tale. Questo per dire che le nuove tecnologie, tutte le nuove tecnologie ci danno semplicemente gli strumenti per analizzare questa condizione dell’essere umano. Siamo abituati a ritenere che il pensiero appartenga a una dimensione privata, e questo è il frutto di quel tipo di comunicazione specifico che è la lettura. Inoltre, il pensiero è considerato come il risultato di un qualcosa di "interiore", mentre il prendere la parola è immaginato come un atto individuale. Ma anche il dialogo fa parte del pensiero. Per questo ritengo che il pensiero sia un "linguaggio silenzioso", ma che la parola sia una forma di pensiero connettivo. L’intelligenza connettiva trova un suo naturale ambito nella connessione web, nella quale però il singolo ha la duplice possibilità di far parte di un gruppo senza perdere la sua identità e di avere un’identità senza perdere il senso del gruppo.
--Vorrei però precisare che l’intelligenza connettiva è differente dall’intelligenza collettiva di cui si scrive quando si affronta la comunicazione elettronica. In questo caso, l’intelligenza collettiva è legata a universi a senso unico in cui l’individuo si perde. L’individuo si perde, infatti, nel discorso televisivo, nel discorso radiofonico, esattamente come si perdeva nel discorso orale comunitario. L’intelligenza connettiva riguarda invece la possibilità di condividere il pensiero, l’intenzione e i progetti espressi da altri.

DERRICK DE KERCKHOVE - in un’intervista di Benedetto VECCHI - il manifesto, del 30 luglio 2002
  • Architecture of Intelligence
  • Connected Intelligence

    Connected Intelligence is an innovative technology that can address the educational challenge of bringing students and teachers together to generate a range of solutions by utilizing the connective energy of knowledge networks (human and virtual).  It is based on the work done by Derrick de Kerckhove, Director of the McLuhan Program and KPMG's Electronic Markets Group.

  • Sito Web del Prof. de Kerckhove

 

 

SALVATORE INGLESE – L’Inquieta Alleanza Fra Antropologia e Psicopatologia - (ricordi e riflessioni di un'esperienza sul campo), 1992 - su emigrati.it web site

--2) L'emigrazione di massa da questo territorio ha provocato profonde e irreversibili trasformazioni nella vita sociale di questa comunità.
Essa ha innescato l'abbandono forzoso di una base socio - culturale garantita dai vincoli di solidarietà familiare e vicinale, atta a promuovere nel corso delle generazioni la creazione e la riproduzione di modelli, idee, stili di relazione e di esistenza specifici.
L'emigrazione non si costituisce come un evento neutro ma come congiuntura critica generale e persistente che si impone come fattore di perturbazione dei meccanismi di regolazione dell'individuo e del gruppo.
Per ciò stesso essa deve essere fronteggiata con molteplici strumenti culturali e psicologici.
Essa si manifesta come periodo di transizione ambivalente, come un'occasione di sviluppo che contiene anche un rischio concreto di perdita e di dissoluzione.
Al centro di ogni esperienza migratoria si colloca una fase di separazione dall'ambiente originario che fornisce sicurezza ontologica e nutrimento psicologico.
La lacerazione di questo continuum esistenziale inaugura la sperimentazione di una angoscia di morte e di vuoto, e una sensazione di caduta senza fine in uno stato di disintegrazione.


A carico di questo sistema sociale l'emigrazione di massa ha determinato:

a) rottura e disgregazione della famiglia patriarcale
b) sovversione del legame organico tra ruoli sessuali e produttivi, conseguente all'immissione delle donne nel ciclo economico;
c) delegittimazione interne ed esterne dei valori culturali autoctoni;
d) alterazione della coerenza e della coesione del gruppo originario, causata da processi di:
d1) frammentazioni, per allontanamento definitivo dei proietti;
d2) incistamento sub - culturale, per integralismo reattivo alla fobia del nuovo e del diverso che appaiono nel campo sociale ( fondamentalismo misoneista );
d3) implosione, per estinzione tendenziale della cultura originaria con collasso della sua visione del mondo.

--SALVATORE INGLESE L’Inquieta Alleanza Fra Antropologia e Psicopatologia - (ricordi e riflessioni di un'esperienza sul campo), 1992, I Fogli di ORISS - http://www.oriss.org

 

 

 


3) -[...] L'antipatia dell'arte è costitutiva dell'attività creativa, in quanto lavora sulla diacronia di ogni attesa consolatoria, sulla solitudine di un gesto che non chiede alcuna solidarietà.
L'artista esegue la prescrizione nicciana di partire sempre da uno stato rovinoso del linguaggio, da una condizione non conciliante con le cose, si muove dentro il crollo di ogni ordine, per effettuare una ricomposizione che annulli la precedente disposizione a favore di una forma capace di fondare un ordine nuovo, uno scenario in cui i reperti si aggregano tra loro secondo disposizioni impreviste da altri.
--ACHILLE BONITO OLIVA - Teoria del genio antipatico (con naufragio) - Art Studio, Milano 1989

 

Kénosis - Crucifissione eseguita al computer da Francesco Saverio ALESSIO con un software per CAD - florense.it web site

Crucifissione - di Francesco Saverio ALESSIO

Kènosis

--[...] L'uomo post moderno, se assume fino in fondo la condizione debole dell'essere e dell'esistenza, può finalmente imparare a convivere con sé stesso e con la propria finitezza, al di là della residua nostalgia per la fine di ogni assolutezza della metafisica. Accettare la condizione costitutivamente scissa , instabile e plurale che è propria del nostro essere, destinato alla differenza, alla transitorietà e alla molteplicità, significa essere in grado di praticare attivamente la solidarietà, la carità e l'ironia. L'uomo che distoglie la sua attenzione dall'oltremondo e la rivolge a questo mondo e a questo tempo (Saeculum significa anche "questo tempo presente") si adopera per far valere gli ideali del pluralismo e della tolleranza ed evita che una particolare visione del mondo s'imponga servendosi dell'autorità che le è attribuita. La "morte di Dio" (un'espressione che originariamente appartiene a Lutero) oggi indica l'incarnazione, la kénosis (dal verbo kenóo, rendo vuoto), con la quale Paolo allude al "vuotarsi di se stesso" compiuto dal Verbo divino che si è abbassato alla condizione umana per morire sulla croce. Tutto questo ci spinge verso una concezione meno oggettiva e più interpretativa della rivelazione, vale a dire verso una concezione "dell'ultimo dio".

tratto dalla INTRODUZIONE - Una religione senza teisti e ateisti - (pag. 23-24) a

IL FUTURO DELLA RELIGIONE - Solidarietà, carità, ironia - Richard RORTY - Gianni VATTIMO

--a cura di Santiago ZABALA, edito da GARZANTI, 2005

 

 

--1° Festival internazionale della filosofia in Sila

1° internationalen FESTSPIELEN der Philosophie in Sila

 

Francesco Saverio ALESSIO - Vorsitzender der „Vereinigung im Internet ausgewanderter Italiener onlus“ - florense.it web site - english: biography

--Bericht von Francesco Saverio ALESSIO - Vorsitzender der „Vereinigung im Internet ausgewanderter Italiener onlus“ - an den 1° internationalen FESTSPIELEN der Philosophie in Sila - 7. Juni 2006, Silvana Mansio - SERRA PEDACE (CS)

--San Giovanni in Fiore, 26. April 2006


--Vorwort

--Der Zweck meines Aufgreifens dieses Themas an diesen 1° internationalen FESTSPIELEN der Philosophie in Sila, war der Aufbau einer verbindenden Intelligenz, die sich auf der ganzen Erde verzweigt und in zwei Teile aufgliedert:

  • ein Teil zeigt die Beschreibung unter dem Gesichtspunkt der aufbluehenden Unterdrueckung des natuerlichen Bedarfs der Mitteilsamkeit zwischen menschlichen Wesen und der Zerstoerung der traditionellen Kultur auf, wie die Geschichte von San Giovanni zeigt, eine Analyse des Staates des Seins aus der Perspektive des Kuenstlers, bestehend aus Erkenntnissen aus autobiografischer Ableitung einer persoenlichen Erfahrung, sowie von Erkenntnissen aus wissenschaftlicher Ableitung, Historik und Aesthetik;
  • der andere beschreibt, um jeden Preis "zu sein", er holt die Bewegungen aus der Escatologia des Gioacchino da Fiore heraus, und zeigt die Interpretation der verbindenden Intelligenz, die sich zum Frieden in der Welt, zur Rettung des Glücks der Menschheit wendet, also so bestimmbar ist wie ein “ Escatologia Florense“.
  • Übersetzung von Ute WALTER Oxford Teaching Home - SPRACHSCHULE - DEUTSCHKURSE - DEUTSCH EINE STRAßE FÜR DIE ENTWICKLUNG - Crotone - Kalabrien

 

BILDUNG - links

 

Architektur der bindenden Intelligenz

Architektur der bindenden Intelligenz - Verbindenden Intelligenz - Francesco Saverio ALESSIO  - florense.it web site - CAD - Rendering - 3D

Architektur der bindenden Intelligenz - Francesco Saverio ALESSIO - florense.it web site - CAD - Rendering - 3D

--1) Die bindenden Intelligenz ist ein Begriff der gebraucht wird, um die heutige Bedeutung von Internet auf den menschlichen Geist aufzuzeigen. Zugleich ist er ein Begriff, der alte, pre-mündliche Wurzeln hat, sogar anwendbar auf das Tierreich, nur dass er nicht so leicht erkennbar wird. Dies, um zu sagen, dass die neuen Technologien, alle neuen Technologien uns vereinfachte Instrumente an die Hand geben, die Bedingungen des menschlichen Wesens zu analysieren. Wir sind gewohnt zu denken, dass der Gedanke eine private Dimension, uns persoenlich gehört, aber er ist die Frucht von jenem Typ spezifischer Mitteilung, wie es die Lektüre ist. Desweiteren wird der Gedanke wie das Ergebnis von etwas betrachtet wie von einem "Innen", während das Wort ergreifen eine Vorstellung wie ein individueller Akt ist. Aber auch der Dialog ist Teil des Gedankens. Ich denke, dass der Gedanke eine „stille Sprache“ ist, aber dass das Wort eine Form von bindenden Gedanken ist. Die bindende Intelligenz findet einen natürlichen Bereich in der Verbindung mit web, in dem aber das Singular die zweifache Möglichkeit hat, Teil einer Gruppe zu sein, ohne seine Identität zu verlieren, und eine Identität zu haben, ohne den Sinn der Gruppe zu verlieren.
--Ich würde aber praezisieren, dass die bindende Intelligenz unterschiedlich von der kollektiven Intelligenz ist, von der man schreibt, wenn sie der elektronischen Mitteilung gegenübersteht. In diesem Fall ist die kollektive Intelligenz in einer Einbahnstrasse ins Universum verbunden in dem das Individuum sich verliert. Das Individuum verliert sich tatsächlich, in Fernsehreden und in Rundfunkreden genau so wie es sich verlor in den mündlichen gemeinsamen Diskussionen. Die bindende Intelligenz hat jedoch die Möglichkeit, von anderen die Gedanken, die Absicht und die ausgedrückten Pläne zu teilen.

--Derrick de Kerckhove - in einem Interview von Benedetto VECHHI - das Plakat vom 30. Juli 2002

  • bindenden Intelligenz
  • Connected Intelligence
  • Connected Intelligence is an innovative technology that can address the educational challenge of bringing students and teachers together to generate a range of solutions by utilizing the connective energy of knowledge networks (human and virtual).  It is based on the work done by Derrick de Kerckhove, Director of the McLuhan Program and KPMG's Electronic Markets Group.

 

  • Architektur

Architektur der bindenden Intelligenz - Verbindenden Intelligenz - Francesco Saverio ALESSIO  - florense.it web site - CAD - Rendering - 3D

  • Architektur Datenbanken

 

Mattmark - Die Emigration der Massen - Es waren zirka 31 Millionen von Auswanderer die von 1880 bis 1915 in die neue Welt kamen - http://www.emigrati.it/Tedesco/HOME.asp#Ursprung_emigrati_it

--2) Die Emigration der Massen von diesem Gebiet verursachte tiefe und irreversiblen Verwandlungen im gesellschaftlichen Leben dieser Gemeinschaft. So impfte das Zwangsverlassen einer sozial-kulturellen Basis, garantiert von den Banden von vertrauter, nachbarschaftlicher Solidarität, geeignet zum Weiterkommen im Laufe der Generationen, die Erschaffung und die Kreation von Modellen, Ideen im Stil von Beziehungen und spezifischem Dasein ein.
--Die Emigration bildete sich nicht wie ein neutrales Ereignis, sondern wie generelle konjunkturell anhaltende Kritik, die sich durchsetzte wie ein Stoerfaktor in der Regulation von den Mechanismen vom Einzelnen und der Gruppe.
--Daher muss sie mit vielfältigen Instrumenten kultureller und psychologischer Art konfrontiert werden. Sie erweist sich als ambivalente Übergangszeit, wie eine Gelegenheit, die auch ein konkretes Risiko von Verlust und Auflösung enthält.
--Im Zentrum jeder Migrationserfahrung stellt sich eine Phase von Trennung vom gebürtigen Milieu, das ontologische Sicherheit und psychologische Nahrung lieferte, ein. Das Zerreißen dieser kontinuierlichen Existenz fuehrt zu einer Angst vor Tod und Leere, zu einer Empfindung von Fallen ohne Ende in einem Status von Zerstörung. Die Lasten dieses sozialen Systems haben die Massenemigration bestimmt:
a) Zerbrechen und Zersetzung der patriarchalen Familie
b) Umwälzung der organischen Bindung zwischen geschlechtlich und produktiven Rollen, folgend die Einlassung der Frauen in den wirtschaftlichen Zyklus;
c) unrechtmaessige interne und externe ureingesessene kulturelle Werte;
d)Veränderung von Zusammenhang und Kohäsion der gebürtigen Gruppen verursacht durch Prozesse wie:
d) 1: Zersplitterungen, zur Fernhaltung defenitiver Projekte;
d) 2: Subkulturaler Antrieb zu reaktivem Integralismus an die Phobie des Neuen und des Unterschiedlichen, welcher in gesellschaftlicher Umgebung erscheint (mesoneistischer Fundamentalismus);
d) 3: Implosion, zur tendenziellen Löschung gebürtiger Kultur mit dem Zusammenbruch von seiner Vision der Welt.

--Salvatore Inglese

--Das unruhige Bündnis Zwischen Anthropologie und Psychopathologie - (Erinnerungen und Überlegungen aus Erfahrungen auf diesem Gebiet)

--2003 - http://www.emigrati.it/Radici/Linquietalleanza.asp

--1992 - I fogli di oriss - Die Blätter von ORISS - http://www.oriss.org

  • Salvatore INGLESE - Web Seiten

 

 

  • Anthropologie
  • Psychopathologie

--Der Begriff Psychopathologie entstammt der griechischen Sprache und bedeutet: Die Lehre von den psychischen Erkrankungen.

--Die Psychopathologie ist ein Teilbereich der Klinischen Psychologie und der Psychiatrie und beschäftigt sich mit den Formen eines (krankhaft) veränderten Gefühls- bzw. Seelenlebens. Hierbei geht es um die Beschreibung der Symptome bzw. Erscheinungsweisen psychischer Erkrankungen.

Inhaltsverzeichnis

 

--Die Hermeneutik (von griechisch - hermeneuein: deuten, interpretieren) ist die Lehre vom interpretativen Verstehen, auch vom Deuten oder Auslegen. Das Wort stellt sich neben den Namen des Gottes Hermes, dem Götterboten, der die Gedanken bringt, die Botschaft der Götter, es könnte auch Hermessen übersetzt werden. Im Gegensatz zum »einfachen«, »naiven« oder mundanen Verstehen geht hermeneutisches Verstehen von der Offenheit, Uneindeutigkeit und prinzipiellen Unabgeschlossenheit des Verstehens aus, insbesondere davon, dass sich in Texten oder Äußerungen immer mehr Sinn-Schichten zeigen, als auf den ersten Blick erkennbar sind.

 

  • Martin HEIDEGGER

Martin HEIDEGGER

--A pagina 144 del libro Der Denkweg Martin Heidegger di O. Poggeler si trova il seguente passo di Martin Heidegger: “Was gesagt wird, ist gefragt und gedacht im ‘Zuspiel’ des ersten und des anderen Anfangs aus dem ‘Anklang’ des Seyns in der Not der Seinsvergessenheit für den ‘Sprung’ in das Seyn zur ‘Gründung’ seiner Wahrheit als Vorbereitung der ‘Zukünftigen’ des ‘letzten Gottes’ ”. Vedi a riguardo K.TsuJimura/Kyoto, “Zur Bedeutung von Heideggers ‘übergänglichem Denken’ für die gegenwärtige Welt”, in Wirkungen Heideggers, neue hefte für philosophie, 23, cit., pp.46-58.

 

  • Kunst



--3) […] Die Unidentifizierbarkeit der Kunst foerdert die kreative Aktivitaet weil sie aus der die Zeitlosigkeit des Erwarteten, aus der Einzigartigkeit der Geste besteht, die nicht nach Solidaritaet fragt.

--Der Künstler folgt Nietsches Idee, nach der man immer auf die Urlage der Sprache zurueckgehen und sich auf eine unversoehnliche Basis der Dinge stuetzen soll.
--Die Sprache bewegt sich innerhalb des Zusammenbruchs jeder Ordnung. Um eine Wiederherstellung zu erreichen, die die vorangegangene Anordnung annulliert, zugunsten einer Form, die eine neue Anordnung, ein Szenario ermoeglicht, in dem die herausgefundenen Elemente sich nach, von anderen nicht vorgeschriebenen, Bedingungen miteinander vereinigen.

Achille Bonito Oliva - Theorie des unsympathischen Genies (gescheitert) -
Art Studio, Mailand 1989

 

  • Kunst - linkseiten

 

Links consigliati da emigrati.org sulla Sila

 

 

http://www.emigrati.org/Festival_Filosofia/Ermeneutica_Escatologia_Web.asp

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emigrati.it Associazione Internet degli Emigrati Italiani

San Giovanni in Fiore: centro del Mediterraneo

LINKS UTILI - www.emigrati.it - Links and Friends

CULTURA ITALIANA CONTEMPORANEA