emigrati.org en Leggi per gli Emigrati Italia

Cultura Euro Mediterranea - Cultura Calabrese - Gioacchino da Fiore - Tav. VI del Liber Figurarum - I Festival internazionale di Filosofia in Sila - Silvana Mansio - 7 giugno 2006 - Ermeneutica, Spirito, bellezza e trascendenza

Cultura Calabrese

La Voce di FioreGianni VATTIMOVATTIMO per la cittàFlorense.itAssociazione Internet degli Emigrati Italiani Emigrati.itUniversità della CalabriaMagellanoproject.orgJaflos.itPortalesila.itTIBETCultura e Tradizioni TibetanePolitiche globali e petrolio in TibetMOZAMBICOKENYASOMALIAGianni Vattimo sul web come pluralizzazione dei poteri Il punto di vista di Gianni Vattimo sulle politiche internazionaliEmigrazione intellettuale e sopravvivenza a San Giovanni in FioreBELGIO - Andenne, Lives sur MeuseARGENTINABuenos Aires

La società sparente: per i Calabresi che vivono all'estero

Agli emigrati italiani: in Europa con Gianni Vattimo per la Calabria

Gianni Vattimo sito ufficiale

Gianni Vattimo blog

Gianni Vattimo Facebook

Gianni Vattimo YouTube

Vattimo per la Città

Festival internazionale della filosofia in Sila


--La Voce di Fiore - Anno II - N° 1 - gennaio 2005

--Editoriale

--di Gianni VATTIMO
--
E se oltre a (chiedere di) ritirare le truppe dall’Iraq ci battessimo anche, con altrettanta determinazione, e magari con più successo, per una seria riforma del diritto di accoglienza per i tanti che, specie dal mondo islamico, vengono a cercare lavoro e possibilità di vita da noi?
--Nonostante tutti gli sforzi della legge Turco-Napolitano, che non riteniamo certo ispirata a odio leghista verso gli alieni, la situazione degli aspiranti immigrati in Italia rimane al limite dell’intollerabilità, come rivelano i periodici incidenti, i tentativi di fuga, le vere e proprie ribellioni che si verificano dentro o intorno ai centri di “accoglienza”.

 

San Giovanni in Fiore - Movimento politico "Vattimo per la Città" - Aggiornamenti

Gianni VATTIMO candidato a Sindaco di San Giovanni in Fiore con due due candidati della lista "Vattimo per la città" la Presidente della Delegazione Florense dell'Unione Italiana Ciechi Franca ANDALI ed il Presidente di emigrati.it Associazione Internet degli Emigrati Italiani Francesco Saverio ALESSIO

Politiche Internazionali - Dal locale al globale

Gianni VATTIMO candidato a Sindaco di San Giovanni in Fiore con due due candidati della lista "Vattimo per la città" la Presidente della Delegazione Florense dell'Unione Italiana Ciechi Franca ANDALI ed il Presidente di emigrati.it Associazione Internet degli Emigrati Italiani Francesco Saverio ALESSIO

Filosofia e Tecnologia Digitale - Associazione Internet degli Emigrati Italiani - emigrati.org web site - linksFILOSOFIA E TECNOLOGIA DIGITALE - e-learning mediterraneo

- Festival internazionale della filosofia in Sila

-1° Festival internazionale della filosofia in Sila

--Anche su questo punto, ci si scontra con una delle tante contraddizioni della Chiesa italiana: che da un lato, con la Caritas e gli interventi di numerosi vescovi, chiede che si eliminino le condizioni disumane nelle quali i "clandestini" sono costretti; e dall’altra tuona contro la minaccia islamica che incombe sulla nostra civiltà (non abbiamo dimenticato le esternazioni del cardinale Biffi; e l’identificazione, da parte del cardinale Ruini, del Crocifisso con il simbolo stesso della nostra identità nazionale...) e cerca di sommergerla.

--Del resto, l’ambigua posizione della gerarchia cattolica verso il problema dell’immigrazione rispecchia fin troppo bene l’altra, più drammatica ambiguità: quella che la vede da un lato opporsi alla guerra, anche alla guerra in Iraq, e dall’altro registra il peso delle sue compromissioni con la destra, in Italia e fuori, che a quella guerra offre un sostegno ben più che semplicemente “atlantico” – persino la Polonia ha annunciato il proprio disimpegno, per non parlare di Francia, Germania e della Spagna di Zapatero.
--Insomma: l’Europa “blindata” che i leghisti vogliono e che gli altri, anche l’opposizione, li aiutano, con più o meno convinzione, a costruire, è la stessa che, soprattutto nel caso di Italia e Gran Bretagna, ritiene di dover affiancare la guerra al terrorismo di Bush. Bisogna sottolinearlo perché troppo spesso il problema dell’immigrazione le moschee o i centri di riunione musulmani, la loro pericolosità non fa che aumentare, incontrano i reclutatori di bin Laden e si trasformano in terroristi.

--Niente di più facile, se si guarda alla loro esperienza di mano d’opera sfruttata, alle difficoltà abitative, alla mancanza di assistenza di cui in moltissimi soffrono; la delinquenza comune rischia di apparire loro come una alternativa un po’ meno eversiva dell’adesione a qualche guerra santa. Stiamo facendo un quadro troppo fosco, certo. Ma in fondo, almeno potenzialmente, realistico.
--L’ossessione del terrorismo è motivata dalla stesse ragioni essenziali: c’è un mondo di poveri che preme sulle nostre frontiere per condividere quel benessere che la nostra civiltà mediatica non cessa di presentare loro come il solo ideale di vita possibile.
--Il terrorismo (dovremmo più correttamente dire: la lotta per l’emancipazione degli “esterni”) è solo l’aspetto più organizzato e minaccioso dello stesso fenomeno; esprime lo stesso mondo che spedisce i clandestini sulle nostre coste.
--L’idea che il mondo possa unificarsi progressivamente sotto il segno di una più equa distribuzione di risorse garantita dal meccanismo del mercato è, in ultima analisi, la responsabile di questo “scontro” di civiltà.
--Per far crescere le nostre economie abbiamo esportato dovunque i nostri modelli di consumo, senza esportare i mezzi per procurarseli; è un gioco di semplice “idraulica”, come direbbero forse Deleuze e Guattari con la loro idea dei “flussi”.
--Suscitiamo negli altri, magari anche in regioni che riuscivano a sopravvivere decentemente nel quadro della loro cultura, desideri e bisogni che li spingeranno a cercare le nostre merci e la nostra “civiltà”; prima di tutto offrendosi come mano d’opera in quel mercato mondiale che a noi interessa sviluppare. Ma succede che il meccanismo “idraulico” non funziona bene; secondo i progressisti ottimisti è solo questione di tempo, capita che le industrie europee creino disoccupazione da noi per spostare la produzione in India o Cina, ma alla fine, a “regime”, le cose si sistemeranno, noi inventeremo nuovi prodotti che riusciremo ad esportare, e così via. --L’insicurezza in cui viviamo, da questo punto di vista, è del tutto fisiologica; una distorsione normale del meccanismo di dislivelli da cui l’economia trae la sua forza propulsiva.
--Com’è che questo meccanismo oggi sembra funzionare sempre peggio, o non funzionare più del tutto?
--Siamo vissuti così bene – noi che siamo sopravvissuti – nella preistoria di cui parlava Marx, nel mondo che si è sviluppato appunto secondo questo ritmo di flussi e riflussi, guerre, scoperte geografiche, invenzioni di nuove tecnologie e scomparsa di quelle vecchie, crisi devastanti da cui nascevano nuove povertà e dunque nuovi gruppi umani da sfruttare.
--Adesso non riusciamo più a sentirci a posto neanche noi, sopravviventi, affluenti, civiltà dell’abbondanza.
Forse, o quasi certamente, perché assediati dalla consapevolezza del mondo povero che ci circonda e preme alle frontiere.
--La Nike non può più far produrre scarpe e palloni ai bambini indiani perché gli occidentali, sapendolo, non li comprano. E’ solo un’accidentale conseguenza del sovraccarico di informazione, o un segno epocale che il capitalismo ha fatto il suo tempo, e che sta per essere travolto da quel singolare proletariato mondiale che è il pubblico dei consumatori di informazione manipolata, ma non manipolata abbastanza da cancellare del tutto il senso della realtà?
--Rimandiamo dunque tutto il problema immigrazione al solito momento escatologico della rivoluzione mondiale?
--Non vogliamo lasciarci intimidire da questa obiezione, l’arma finale di tutte le “culture di governo”, di tutti i riformisti e anche di tutti i compromessi su cui si sostiene l’ordine esistente.

San Giovanni in Fiore - Il Filosofo Gianni Vattimo con Emiliano Morrone Direttore de "La Voce di Fiore"

San Giovanni in Fiore - Il Filosofo Gianni Vattimo con Emiliano Morrone Direttore de "La Voce di Fiore"


--Anche solo rendersi conto che, rimanendo nel quadro della “compatibilità” con questo ordine, ci ritroveremo sempre a dover decidere se stare dentro la fortezza assediata o, invece, arruolarci per disperazione nell’esercito nemico (a quando una brigata internazionale per liberare l’Iraq dagli americani?) – anche solo questa consapevolezza può significare molto. Potremmo finalmente deciderci per una visione che, invece di mitigare a tutti i costi le contraddizioni (ahi, dov’è finita la fede nella dialettica?), le lasci venire alla luce, se possibile non in guerre ma certo in conflitti anche aspri, regolati dal diritto.
--Conflitti ma regolati dal “diritto”? Ecco qui un’altra contraddizione, che non ci sentiamo di mediare con qualche artificio, e che speriamo faccia “accadere” finalmente qualche cosa.

--Gianni VATTIMO

Solidarietà, carità ed ironia attraverso L'ETA' DELL'INTERPRETAZIONE

Il contenuto è rilasciato sotto Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo.

Some Rights Reserved - CREATIVE COMMONS - Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo

--LA VOCE DI FIORE


--Direttore responsabile: Emiliano MORRONE
--Direttore editoriale: Antonio Totti CHESSA
--Caporedattore: Maria Costanza BARBERIO
--Architettura e urbanistica: Francesco Saverio ALESSIO


La società sparente: per i Calabresi che vivono all'estero

La società sparente...il blog!

di Emiliano Morrone e Francesco Saverio Alessio - Neftasia Editore S.r.l. 2007

La società sparente - di Emiliano Morrone e Francesco Saverio Alessio - Prefazione di Gianni Vattimo - Neftasia Editore, 2007 - Saggio sui rapporti fra cultura, ndrangheta e politica in Calabria

Emiliano Morrone, Derrick de Kerckhove e Francesco Saverio Alessio al 2° Festival internazionale della filosofia in Sila - fotografia: Carmine Talerico

Emiliano Morrone, Derrick de Kerckhove e Francesco Saverio Alessio al 2° Festival internazionale della filosofia in Sila - fotografia: Carmine Talerico

[...] Al centro di La società sparente è il fenomeno migratorio, tipico del Mezzogiorno, addebitato dagli autori a un preciso progetto politico, reperibile nella storia di San Giovanni in Fiore e della Calabria. In altri termini, l’emigrazione è qui considerata anche come soluzione per la difesa della (propria) libertà di opinione e della dignità personale. [...] Il loro lavoro si pone, quindi, come riferimento per una rilettura dell’emigrazione calabrese e meridionale. La Calabria, nonostante il progresso economico e i soldi ricevuti dall’Unione Europea, si sta spopolando paurosamente. Oggi, come ieri, l’emigrazione produce il vuoto politico. Dunque, l’auspicio è che, anche grazie al dibattito e ai collegamenti su Internet, sia proprio un rientro generale, dopo la «fuga», a produrre un’azione, effettiva ed efficace, contro la 'ndrangheta.

dalla prefazione di Gianni Vattimo - All rights reserved © copyright Neftasia Editore S.r.l. 2007


Per una Storia dell'Emigrazione Italiana - Emigrazione - emigrati.itEMIGRAZIONE ITALIANA

FRANCE - en français

-----PARIS

Architecture Méditerranéenne ou de la Méditerranée:  Architecture des reflets: La Mosqée de Paris;  photographie: Francesco Saverio ALESSIO, © copyright 2002 -  Paris interculturelle - florense web site

------AMBOISE

------GRENOBLE

TIBET

TIBET